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Riportiamo qui i criteri del DSM (Manuale Statistico Diagnostico dell'American Psychiatric Association) per diagnosticare le patologie psicologiche più comuni.

 

STATO DEPRESSIVO (SEI DEPRESSA/O?)

Nelle ultime due settimane:

  1. hai notato di non aver più l’interesse di prima per le cose che normalmente ti piacciono;

  2. hai notato che il tuo umore è più triste di prima;

  3. hai perso l’appetito oppure al contrario mangeresti continuamente; hai perso peso oppure sei aumentato senza apparente motivo;

  4. è cambiato il tuo modo di dormire (o non dormi o dormiresti tutto il giorno);

  5. ti senti affaticato senza motivo, hai poca energia rispetto a prima;

  6. ti sembra di non riuscire a pensare con lucidità o di essere sempre indeciso;

  7. spesso ti ritrovi a sentirti colpevole senza motivo o a perdere ogni speranza;

  8. pensi spesso alla morte.

Se ti ritrovi nell’affermazione 1 o nella 2 ed almeno in altre 4 affermazioni, allora SOFFRI DI UNO STATO PSICOLOGICO DEPRESSO. Secondo le classificazioni diagnostiche, questo stato è problematico se dura da almeno due mesi: sicuramente tu sai quanto questo ti fa sentire male e non ti permette di vivere la vita che vorresti. Lo stato depressivo può essere sia una difficoltà transitoria dovuta ad una crisi evolutiva sia una reazione ad un evento specifico sia il campanello d’allarme per una depressione di tipo maggiore. Quest’ultima è una malattia molto seria, assolutamente da non sottovalutare e per la quale occorre chiedere aiuto ad un professionista.

(da DSM IV – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder – APA, 1994)

 

ANORESSIA

Per poter fare diagnosi di ANORESSIA i manuali psichiatrici indicano i seguenti criteri:

  1. una magrezza estrema (non costituzionale) con rifiuto di mantenere il peso al di sopra di una soglia minima di peso ritenuta normale: il peso del soggetto è meno dell'85% del peso previsto in base all'età ed all’altezza e/o l'indice di massa corporea, BMI, risulta inferiore a 17,5 (BMI = peso/altezza², tra 18,5 e 24,9 corrisponde ad un peso adeguato);

  2. una forte paura di ingrassare anche in presenza di un evidente sottopeso;

  3. una preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico, che includa sia un’alterazione nella percezione dell’immagine e del peso corporeo, sia un’importanza eccessiva data al peso nei riguardi della propria autostima, o ancora il rifiuto di ammettere la gravità della propria perdita di peso;

  4. nei pazienti di sesso femminile, un'amenorrea (sospensione del ciclo mestruale) da almeno tre mesi. 

Questo disturbo inizia con una semplice dieta fatta per migliorare la propria fisicità ma se e quando prende il sopravvento può avere delle conseguenze molto serie sul piano medico, fino ad arrivare all’insufficienza renale, all’osteoporosi, ad alterazioni cardiovascolari, alla perdita dei denti e dei capelli. E’ necessario essere consapevoli che di anoressia si può morire. L'anoressia parla di un profondo disagio che si tenta di mettere a tacere attraverso il controllo ossessivo delle calorie e del peso. (da DSM IV – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder – APA, 1994)

 

BULIMIA

Se:

1. Nell’ultimo periodo ti sei ritrovata spesso ad affrontare delle ABBUFFATE (episodi di binge eating) dove per abbuffate si intende il mangiare, in un determinato periodo di tempo, una quantità di cibo decisamente maggiore a quello che la maggior parte della popolazione mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili. Inoltre, durante queste abbuffate hai avuto la sensazione di non poter controllare le tue azioni (hai sentito di non riuscire a smettere di mangiare ed a controllare cosa e quanto stavi mangiando).2. Hai poi messo in atto delle “condotte compensatorie” ricorrenti ed inappropriate per evitare l'aumento di peso, come il vomito autoindotto (dita in gola), l’abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, il digiuno o l’esercizio fisico eccessivo.  3. Le abbuffate, assieme alle condotte compensatorie, si sono manifestate mediamente almeno due volte la settimana per tre mesi.4. La valutazione della tua autostima è decisamente influenzata dalla forma e dal peso tuo corpo. Allora STAI SOFFRENDO DI BULIMIA. Questo disturbo ti fa soffrire nel corpo (con conseguenze anche gravi dovute soprattutto alle condotte compensatorie) ed anche moltissimo nel cuore e nella mente, facendo colare a picco la tua autostima, inficiando le tue relazioni sociali e portandoti sempre più verso lo stato depressivo.Hai bisogno di chiedere aiuto.Ci sono due tipi di BULIMIA:

  • “purging type” dove vengono utilizzate condotte compensatorie come il vomito, i diuretici, …(la persona in un certo senso si libera un poco del senso di colpa);

  • “nonpurging type” dove la persona può utilizzare l’esercizio fisico o il digiuno come condotte compensatorie ma essenzialmente non vomita.

(da DSM IV – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder – APA, 1994)

 

ATTACCO DI PANICO

  1. Palpitazioni, cuore che scoppia

  2. Sudore

  3. Tremori o spasmi

  4. Sensazione di respiro corto

  5. Sensazione di svenimento

  6. Dolore al petto

  7. Sensazione di sbandamento, testa leggera e perdita dell’equilibrio

  8. Nausea o dolore addominale

  9. Sensazione di derealizzazione (sensazione di sogno o di non essere connessi alla realtà) o depersonalizzazione (sensazione di non essere dentro al proprio corpo)

  10. Paura di perdere il controllo o diventare matto

  11. Paura di morire

  12. Parestesie

  13. Freddo improvviso o vampate di calore

Se improvvisamente hai provato 4 o più di questi sintomi insieme per un tempo di circa 10 minuti, allora hai avuto un ATTACCO DI PANICO, una delle condizioni più stressanti che una persona possa sperimentare nella vita. Di Attacchi di Panico non si muore, né sono il preludio per una malattia mentale: il sintomo esprime più che altro uno stato di stress interiore non sufficientemente portato a consapevolezza.Quasi sempre l’AdP viene in un momento relativamente tranquillo, emotivamente neutro, spesso durante il sonno e ci sveglia all’improvviso.(da DSM IV – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder – APA, 1994)

 

STATO D'ANSIA GENERALIZZATA (SEI ANSIOSA/O?)

Se:

1. Per almeno sei mesi la maggior parte dei giorni ti sei sentito eccessivamente stressato e preoccupato riguardo un alto numero di avvenimenti o cose da fare (come ad esempio il tuo rendimento al lavoro o a scuola);

2. Difficilmente sei riuscito a controllare questi tuoi pensieri;

3. l'ansia e la preoccupazione provate erano associate ad almeno 3 dei seguenti sintomi: 1) sentirsi senza possibilità di riposo o su un baratro, 2) difficoltà a concentrarsi e mente vuota, 3) irritabilità, 4) tensione muscolare, 5) disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati oppure un sonno non riposante ed insoddisfacente);

4. L’ansia, le preoccupazioni o i sintomi fisici ti hanno causano un disagio molto elevato e difficoltà nella vita di relazione, sociale e lavorativa,

Allora stai soffrendo da diverso tempo di quello che viene definito “DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATA”: probabilmente sai di essere una persona ansiosa ma in questo ultimo periodo il livello d’ansia è salito fino a livelli non più tollerabili, pena una sofferenza mentale e fisica molto elevata. Normalmente quando raggiunge livelli molto alti l’ansia generalizzata si incanala o in un sintomo fisico (es. gastrite) o in una fobia o nell’attacco di panico, perché l’ansia, che è uno stato di attivazione fisica, ad un certo punto deve trovare una via di sfogo. Se stai provando questo tipo di sofferenza, una terapia di rilassamento potrebbe molto giovare alla tua salute mentale e fisica (ed alle tue relazioni personali).(da DSM IV – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder – APA, 1994)

Psicoterapia.

Controlla il tuo stato di salute psicologica.

A cura della dottoressa Silvia Sarti.

Associazione MenteCorpo,

via Rossetti 19

Milano

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340-2685456

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