top of page

Problemi di coppia.

A cura della dottoressa Silvia Sarti.

psicoterapia di coppia milano, terapia di coppia milano, problemi di coppia, problemi di comunicazione con il partner

Su un biglietto di auguri di nozze ho trovato scritto: “Non dimenticare mai una cena a lume di candela”. Il regalo sono due sottopiatti d’argento e chi li regala la sa lunga sulla vita a due… Effettivamente ho sempre notato che quando una coppia arriva a godersi una bella cenetta guardandosi negli occhi la crisi è finita. Lei e Lui. Avevano iniziato spegnendo la candela, poi a smettere di appartarsi per la cena, poi i loro bambini facevano un tale rumore che a tavola avevano smesso di provare a parlare, poi avevano smesso di baciarsi e di toccarsi…..il tempo era passato e loro erano sempre più lontani ma la fatica quotidiana impediva loro di affrontare un argomento così doloroso e pericoloso. Era passato ancora del tempo, al lavoro e con gli amici erano brillanti e soddisfatti, ma a casa non si sentivano più quelle sonore risate di lui e la risposta gioiosa di lei. Fino a che, improvvisamente, una sera sul divano davanti alla televisione lei lo ha guardato e non l’ha riconosciuto: “ma quell’uomo sul mio divano, chi è? Non lo sopporto, magari uscisse un po’ più spesso!”. Normalmente è lei che fa scoppiare la crisi ma altre volte è lui ad essere esasperato da una donna che si è dimenticata di essere tale o che, al contrario, sembra voler recuperare tutta l’adolescenza perduta reclamando il diritto a seguire il suo istinto naturale!Sembra banale ma la maggior parte delle coppie in crisi ha vissuto all’inizio questo progressivo subdolo distacco.  Subdolo perché è lento, inodore, insapore, si insinua piano piano e quando ci si accorge ha già pervaso tutto di sé. Ho sentito molte volte la frase “non so cosa darei per riuscire ad amare ancora mio marito…ma è impossibile”. Non ho ancora trovato nessuno convinto che sia possibile o almeno possibilista. Probabilmente la delusione e la tristezza per la fine di un amore è veramente un lutto gravissimo, è come se le persone incontrate mi avessero detto “non è possibile risuscitare questo morto”.Eppure la rinascita è possibile: ci sono evidenze lampanti e studi autorevoli che dimostrano che la crisi di coppia può essere superata; si può vincere la battaglia contro il distacco e riamare. Per fare questo è però fondamentale rivelare la crisi; le coppie veramente spacciate sono quelle che vanno avanti facendo finta di niente nonostante l’evidenza e l’enorme sofferenza (in questo caso poi non solo sono spacciate le coppie ma anche i singoli individui che difficilmente scampano una depressione, a meno di evadere e cercare una relazione fuori dalla coppia). Una volta portata a galla la crisi occorre prendere in seria considerazione il problema, bisogna cioè darsi da fare per trovare delle medicine adeguate. Per questo ci vuole molto impegno, anche pratico. In questa fase ho trovato delle resistenze enormi, un’inerzia fuori dal comune. Dopo aver vissuto delle esperienze bellissime insieme ed essersi amati veramente, ritrovarsi e sentire la diversità della relazione è estremamente frustrante ed anche imbarazzante. Per questo motivo tra i due c’è sempre uno che scappa, spesso il più idealista, quello che credeva ciecamente al “vissero felici e contenti”.Una possibilità di diagnosi e medicina è data dalla terapia di coppia: un percorso fatto ad hoc per le coppie dove ritrovarsi con l’aiuto di esperti. Si tratta di un lavoro notevolmente pratico, definito nel tempo, che essenzialmente aiuta la comunicazione profonda e la gestione delle forti emozioni di coppia.

 

Terapia di coppia. Metodo terapeutico.

 

La terapia di coppia è una disciplina relativamente giovane, a differenza della terapia individuale, infatti, gli approcci strutturati e le ricerche scientifiche sono ancora all'inizio.

Abbiamo deciso di approfondire e quindi utilizzare una metodologia messa a punto da una professoressa canadese, Sue Johnson, dagli anni '80. Questo approccio unisce l'ascolto della coppia, gli interventi attivi e soprattutto ha l'obiettivo di mettere in connessione i due partner direttamente durante la terapia.

Gli studi scientifici raccolti in 20 anni di utilizzo sono molto incoraggianti, evidenziandolo come l'approccio alla coppia maggiormente efficace in questo momento

 

La EFT, Terapia di coppia focalizzata sulle emozioni, è un approccio strutturato di terapia di coppia, normalmente una terapia breve (8-20 sedute), messa a punto nei primi anni 80 dalla dottoressa Sue Johnson e da Les Greenberg. Da allora, Sue Johnson ha sviluppato ulteriormente questo modello, aggiungendovi la teoria dell’attaccamento per conoscere più approfonditamente cosa succede nelle relazioni di coppia e guidare quindi i terapeuti ad aiutarle. La EFT è anche usata con famiglie ed individui. Ad oggi esiste un sostanziale corpo di ricerche che sottolinea l’efficacia della EFT.

Le ricerche mettono in luce che il 70/75% delle coppie passa da esprimere malessere al sentirsi guarite e circa il 90% mostra miglioramenti significativi.

La maggiore controindicazione alla EFT è l’esistenza di episodi di violenza nella coppia.

La EFT è usata con molti tipologie diverse di coppie sia da terapeuti privati, sia nei centri di ricerca delle università e delle cliniche ospedaliere sia in molti gruppi di diverse culture in tutto il mondo.

Nelle coppie sofferenti possono esserci partner con depressione, stress post-traumatico e malattie croniche.

 

Punti di forza della Terapia Basata sulle Emozioni (EFT).

 

La EFT è basata su un modello teorico chiaro ed esplicito del malessere di coppia e dell’amore tra adulti. Questo modello è supportato da dati di ricerca empirica sulla natura del malessere di coppia e del legame di attaccamento tra adulti.

La EFT è collaborativa e rispettosa del cliente, combinando le tecniche rogersiane di attenzione al paziente con gli interventi sistemici.

Le strategie di cambiamento e gli interventi sono ben chiari e specifici.

I movimenti chiave e i momenti del processo di cambiamento sono stati mappati in 9 fasi e 3 eventi di cambiamento.

La EFT è stata validata in oltre 20 anni di ricerche. Esistono anche delle ricerche sui processi di cambiamento e sui fattori predittivi di successo.

La EFT è stata applicata in molti tipologie di problematiche differenti ed in diverse popolazioni.

 

Gli obiettivi della Terapia Focalizzata sulle Emozioni 

  • Espandere e ri-organizzare risposte emotive chiave – la musica della danza di attaccamento.

  • Creare uno spostamento nelle posizioni dell’interazione tra i partner ed iniziare un nuovo ciclo di interazioni.

  • Favorire la creazione di un legame di attaccamento sicuro tra i partner.

 

Un esempio di processo di cambiamento

In una seduta terapeutica, l’evitamento passivo di un marito si sviluppa nella consapevolezza di essere senza speranza e nel sentimento di essere continuamente intimidito.

Inizia così ad affermare il suo bisogno di rispetto e, facendo ciò, diventa più accessibile a sua moglie. Cambia da: “E’ inutile parlare con te. Non ho voglia di combattere.” A “Voglio esserti vicino, voglio che tu mi dia una chance. Smettila di tormentarmi e lasciami imparare ad esserci per te.”

A questo punta la rabbia critica della moglie diventa paura e tristezza. Ora lei può chiedere e sollecitare di essere confortata. Lei cambia da “Semplicemente non te ne frega niente. Non capisci. a “E’ così difficile da dire, ma ho veramente bisogno che tu mi tenga stretta, che mi rassicuri, sei in grado?”

 

Nuovi cicli di interazione di legame accadono e prendono il posto dei cicli passati negativi come il insegui-scappa e il critica-difendi.

Questi cicli positivi diventano quindi virtuosi e creano un cambiamento permanente.

La relazione diventa un posto sicuro ed un ambiente di cura per entrambi i partner.

 

bottom of page